Influencer marketing: perchè dovresti includerlo nella tua strategia digitale

In Italia si spende in influencer marketing l’8% di tutti gli investimenti del marketing digitale. Perchè le aziende dovrebbero includerlo nella loro strategia digitale, e quali sono i vantaggi che è possibile raggiungere?

Partiamo dalla definizione, giusto per chiarire di cosa si tratta.

È una tecnica di marketing attraverso la quale le aziende veicolano messaggi non direttamente, ma sfruttando la capacità di influenzare di professionisti – chiamati appunto influencer – che, avendo una forte presenza nella rete ma più in particolare nei social, sono in grado di esercitare un’influenza sul loro pubblico.

Gli investimenti in influencer marketing in Italia sono aumentati del 131% negli ultimi due anni, raggiungendo il valore di 241 milioni di euro (fonte: Osservatorio Branded Entertainment).
Tra gli obiettivi di una campagna di Influencer Marketing, c’è da una parte l’accrescimento di awarness attraverso la fiducia di cui gode l’influencer. Dall’altra, molte aziende puntano di più sulla loro brand identity, ovvero all’insieme di valori condivisi con l’influencer prescelto. In molto casi, accanto a questi due obiettivi viene affiancato quello più concreto della lead generation, soprattutto quando l’influencer è chiamato ad eseguire attività di product placement, ovvero di sponsorizzazione di prodotti.

In ogni caso, l’Influencer marketing serve a creare una rete di relazioni di valore, con l’obiettivo di aumentare la portata della voce di un’azienda attraverso delle persone con i quali identificano i loro valori. L’impatto generato da un influencer è infatti molto diverso da quello generato da un brand: osserviamo che le persone – quando riescono a risultare umane e a generare fiducia – riescono ancora oggi ad avere un impatto di maggior portata valoriale rispetto al brand. In realtà, è più corretto affermare che l’influencer assume la funzione di portavoce di un brand, cosa che il brand non può fare direttamente. C’è un ritorno alla community, intesa come luogo di aggregazione di persone con valori in comune.

L’Economist ha realizzato una stima di quanto può guadagnare un influencer: tra i 5 mila dollari per post per chi ha un massimo di 500 mila follower e oltre 150 mila dollari per chi supera i 7 milioni. Ma oggi stanno prendendo piede anche altri tipi di influencer, chiamati “micro-influencer”, che hanno molti meno like (tra i 10 e 100 mila follower), ma una community molto attiva. Ma secondo una ricerca dell’ONIM (Osservatorio Nazionale Influencer Marketing) l’83,2% degli influencer intervistati dichiara di non riuscire a mantenersi con questa attività, ma di farlo per piacere.

Categoria
Blog
Autore
Bruno Barbieri