ISPO 2017: come comunicano le aziende nello sport business
Anche quest’anno abbiamo visitato l’ISPO di Monaco, la passerella in cui sfilano le più importanti (motivo per cui è vietato non esserci) aziende nel mondo outdoor. Mi piace leggere come sta evolvendo il settore, in questo gioco di forze dove da una parte c’è l’immaginazione e la creatività delle aziende che si sono messe al servizio delle persone che nutrono una passione per le attività (sportive, ma non solo) all’aria aperta; dall’altra parte c’è un mercato che le alimenta, in rapida evoluzione, e non sempre in senso positivo (la crisi ha colpito ovunque).
Le aziende sono ancora focalizzate a costruire un mondo intorno ad un target? E come lo visualizzano, questo target? Queste sono le domande che mi sono posto, girando un questa fiera che mi è piaciuta perchè vedo che ha saputo parlare in modo diretto alle persone, agli sportivi. Abbiamo visto tramontare quella antipatica dose di supponenza con cui alcune aziende volevano far credere che il loro prodotto fosse solo per i primi, il solo in grado di donare prestazioni e vittorie.
Abbiamo visto in giro una bella dose di umanità e onestà, anche nelle grandi aziende che, grazie a straordinarie risorse messe in gioco, hanno raggiunto risultati d’eccellenza.
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Bruno Barbieri