Buon Natale da Scintille
Ogni anno arriva il Natale ed è una sorpresa: ce ne accorgiamo quando uno di noi arriva in ufficio annunciando di aver notato le prime scintillanti luminarie per strada.
E così, consci del fatto che presto arriverà l’anno nuovo, ci fermiamo per un momento e rivolgiamo lo sguardo al cammino percorso durante l’anno. Ci interroghiamo su ciò che sta accadendo intorno a noi, come sta cambiando il contesto in cui ci troviamo ogni giorno a lavorare, da artigiani della comunicazione. La storia è quasi sempre: il nostro cliente ha un’impresa – che noi prendiamo alla lettera nel senso di imprendere – e vuole raggiungere persone interessate a ciò che fa. Dopo il definitivo fallimento dell’approccio push dei messaggi di advertising, abbiamo finalmente assimilato la necessità di rivolgerci in modo diretto alle persone, con un messaggio coerente e che generi delle emozioni. La parola chiave a cui dedichiamo il 2017 è proprio “emozione”: in contesti sempre più affollati e persone sempre più in overbooking, l’unico modo per essere ricordati è rivolgerci al cuore, a ciò che sentiamo come veramente importante. L’attenzione, nel mondo dell’advertising è oggi spostata sui contenuti, concetto per niente nuovo se pensiamo che rievoca le 95 tesi di The Cluetrain Manifesto scritte nel 1999.
Oggi i tempi sono maturi, perché abbiamo capito come attivare i presupposti per arrivare all’obiettivo, ovvero mettendosi in ascolto empatico di ciò che dicono le persone. Solo così saremo in grado di stimolare risposte emozionali, durature, credibili e coerenti con il loro bagaglio valoriale. In molti casi è necessario avviare un processo, non sempre facile ed anzi spesso irto di ostacoli per molte aziende, perchè obbliga a mettere in discussione ciò che crediamo di sapere già, oltre alle nostre abitudini spesso consolidate. Conoscere le persone ci permette di confezionare un messaggio ad personam, cosa che è possibile con il supporto di nuove tecnologie che abbiamo a disposizione.
Quest’anno sarà ricordato anche per il definitivo sorpasso delle vendite online su quelle offline*: l’ecommerce non viene più percepito come un possibile canale di vendita, ma come una necessità che è necessario saper sfruttare per essere competitivi nei mercati. Ci riempie di soddisfazione aver contribuito alla nascita e allo sviluppo di tanti business.
Vogliamo ringraziare i nostri clienti che ci hanno permesso di crescere esprimendo al meglio la nostra identità.
Porgiamo i nostri più sinceri auguri di Buon Natale e di un prospero 2018.
* la notizia è del “2017 Holiday Retail Survey” di Deloitte, che ha svolto l’indagine prendendo in considerazione oltre 5.000 consumatori americani.
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Bruno Barbieri