Google toglie gli annunci pagamento (adwords) della spalla destra
Google ha appena confermato l’intenzione di togliere gli annunci testuali a pagamento di Adwords sulla spalla destra dei risultati di ricerca, e ha inoltre aumentato a quattro gli spazi a pagamento sopra ai risultati naturali. Inoltre, verranno visualizzati tre annunci a pagamento nella parte inferiore della pagina, per cui aumenterà la lunghezza totale della pagina. Nella spalla destra continueranno ad essere visualizzati, se presenti, gli annunci Google Shopping o di altri prodotti collegati a Google.
Il numero totale di annunci Adwords, quindi, passerà da undici al massimo di sette: nelle pagine di ricerca, quindi, saranno presenti più annunci naturali (organici). Secondo Google, tale scelta è dovuta alla necessità di uniformare la visualizzazione degli annunci tra desktop e mobile, e rendere la navigazione sempre più user friendly.
C’è chi pensa che, a seguito di questo aggiornamento, aumenteranno i costi per le campagne Adwords, ma è troppo presto per affermarlo. Il minor numero di annunci potrebbe essere compensato dalla presenza di più annunci sulla parte in altro delle ricerche, ed inoltre non sappiamo in quale misura le posizioni in fondo alla pagina saranno gradite agli inserzionisti.
C’è un fatto che mi pare non poco rilevante: Google ha dato questa notizia dopo la pubblicazione dei dati di fatturato Q4 (quarto trimestre) del 2015. Probabilmente quei dati non sono piaciuti, oppure hanno fatto pensare che fosse il momento per Google di alzare il tiro. Intendo dire che il prezzo per essere presenti nei primo quattro risultati, ora molto più appetibili, potrebbe veramente aumentare, tanto da scoraggiare l’investimento per molti inserzionisti medio-piccoli. L’effetto netto potrebbe essere una barriera d’ingresso più alta per le prime quattro ambite posizioni. Invece, non si preveder niente di negativo per la SEO, che anzi potrebbe rimanere l’unica via accessibile per molte realtà, se vorranno essere competitive nei motori di ricerca. Le ricerche naturali continueranno a rimanere focali per il modello del motore di ricerca, il cui algoritmo è reso sempre più raffinato e capace di distinguere la qualità dei risultati. Non è che, per caso, Google si è resa conto che a causa del modello di Adwords la qualità delle inserzioni risultava troppo bassa? Forse era troppo conveniente fare spamming su Adwords, e Google è voluta correre ai ripari, oppure Google si è resa conto di aver perso una parte consistente di investimenti pubblicitari, a causa dell’avanzata del Social Advertising (principalmente su Facebook)? E ancora, non potrebbe trattarsi di una corsa ai ripari nei confronti della preoccupante diffusione degli AD-block? Tu cosa ne pensi?
Digital advertising
Bruno Barbieri