Il web oggi è mobile
Le persone accedono oggi più spesso da mobile che da desktop, e trascorrono su mobile la maggior parte del tempo digitale. L’istanza «mobile first» è fondamentale per avere successo, ed è ben altra cosa che progettare un sito responsive.
I dati di StatCounter parlano chiaro: è stato ottobre 2016 il mese che ha segnato il sorpasso degli accessi mobile alla rete internet. Si naviga più con gli smartphone (e il tablet è in lenta ma inevitabile crisi) che con i pc. Per la precisione, il rapporto è 51,26% contro 48,74%. Cresce, e di molto, anche il mobile e-commerce, ovvero l’acquisto on-line con lo smartphone, che in Italia passa dal 61% l’anno scorso al 69% quest’anno, rispetto alla media europea che è del 66%.
Questo superamento è per noi denso di significato. È già da qualche anno che si parla dell’avanzata del mobile – è dell’anno scorso la notizia del sorpasso del numero di ricerche su Google fatte da mobile rispetto a quelle fatte da desktop – tuttavia non siamo arrivati abbastanza preparati a questo appuntamento. Va detto chiaramente, e senza attenuare il fenomeno, che è in corso una vera e propria stangata per le aziende che non hanno già adattato e ripensato la loro presenza digitale e la loro proposta in ottica «mobile first». Viviamo in un contesto profondamente mobile: lo smartphone è sempre di più una nostra estensione che indossiamo per tutta la giornata. E lo usiamo in contesti molto diversi tra di loro, questo rende un lavoro difficile ricostruire il customer journey, anche se questo aspetto apre le porte a nuove e interessanti opportunità. Passiamo infatti circa due terzi del tempo connessi via mobile: abbiamo azzerato il tempo di attesa senza far niente: al semaforo, aspettando i mezzi pubblici, al supermercato. Ma è difficile coinvolgere queste persone perchè la loro soglia di attenzione è spesso molto bassa.
La rivoluzione è quindi tecnologica, ma non solo. Non è sufficiente avere un sito responsive, e cioè con un layout che si adatta allo schermo del dispositivo, ma è necessario un nuovo messaggio, un nuovo contenuto adatto alle “persone mobile”. Un messaggio autentico, che sappia essere memorabile. Il sito internet va oggi pensato come uno spazio di relazione, come lo è un social network. Tuttavia dobbiamo pensare che la relazione non inizia nel sito internet, ma nei motori di ricerca, diciamo su Google. Una buona progettazione del sito internet inizia quindi dall’analisi delle intenzioni espresse su Google dai nostri potenziali clienti, nello schermo di uno smartphone. Se non sapremo dare una soluzione efficace a questo aspetto centrale della progettazione, lasceremo spazio alle aziende che lo avranno fatto prima di noi, e meglio.
Internet
Bruno Barbieri