Mobile Friendly come piace a google
[Aggiornamento del 26 Febbraio 2015]
È di questa mattina la notizia che dal 21 Aprile Google considererà come fattore di ranking la mobile-friendliness. Verranno cioè visualizzati nelle SERP (pagine dei risultati dei mototi di ricerca) preferibilmente i siti che sono realizzati in modo da visualizzarsi correttamente sui dispositivi mobile: smartphone e tablet. Ma non è tutto: Google mette a disposizione dei webmaster precise linee guida su cosa è necessario fare per mettersi in regola. Ma c’è tempo solo fino al 21 Aprile in tutte le lingue e in tutti i paesi del mondo.
Negli ultimi mesi si è parlato molto di mobile friendly: molti hanno sentito l’urgenza di fare un restyling “responsive” del sito, ottenendo un layout che si adatta alla dimensione dello schermo di chi sta navigando. Il 18 Novembre 2014 c’è stata un’accelerata di questa generalizzata sensazione di urgenza: Google ha pubblicato un post dal titolo “Helping users find mobile-friendly pages“. In sostanza, i siti mobile friendly sono quelli che riusciamo ad utilizzare senza fatica anche da un dispositivo “mobile”: quanto eseguiamo una ricerca, tra i risultati di Google è già stata inserita la dicitura mobile friendly ai siti che lo sono: per esempio il nostro sito lo è già stato dichiarato, e ne siamo fieri.
Inoltre, è stato messo a disposizione un tool che analizza il nostro sito e ci dice se è a norma, oppure dobbiamo eseguire degli interventi per adeguarlo.
Ma il punto cruciale, per cui in molti recentemente mi hanno contattato, è la risposta alla domanda: “Google ha ora intenzione di penalizzare i siti che non sono in regola? Dobbiamo immediatamente correre ai ripari?”. Per arrivare a quello che secondo me è il corretto approccio, dobbiamo pensare all’etichetta mobile friendly come un aiuto che ci viene offerto quando vogliamo navigare su un sito. Per esempio, se ci troviamo per strada e stiamo cercando un ristorante, Google ci vuole consigliare, per non farci arrabbiare nel tentativo di cercare il numero di telefono per prenotare, di aprire un sito che possiamo navigare facilmente.
Come logica conseguenza di questo fatto, Google ha quindi dichiarato che essere mobile friendly verrà considerato un fattore di posizionamento. Un buon motivo in più per adeguarsi, se teniamo anche presenti i dati statistici, che ci dicono che ad Ottobre 2014 in Italia sono stati 21,5 milioni gli utenti unici totali nel giorno medio, tra cui 16,6 milioni da device mobili (smartphone e tablet contano il 77% del traffico) e circa 13 milioni da desktop.
Ma cos’è per Goggle un sito mobile friendly? Le quattro regole principali sono:
1. non utilizzano tecnologie che danno problemi con i dispositivi mobile (ad esempio: Flash, ma non solo)
2. il testo scritto deve essere leggibile anche senza far uso di zoom
3. tutti i contenuti sono visualizzabili senza dover far scorrere orizzontalmente o zoomare per visualizzarli
4. i link sono posti ad una distanza sufficiente l’uno dall’altro, in modo da non sbagliare cliccando sul posto errato.
Quanto devi essere preoccupato? Se hai realizzato con noi un sito (nel 2014: prima non c’eravamo), puoi stare tranquillo: tutti i siti che realizziamo sono in responsive design. Se ne vuoi sapere di più, contattaci. Offriamo sempre il caffè a chi viene a trovarci.
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Bruno Barbieri